La scomparsa di Irene Bernardini
21 luglio 2016. L’Associazione GeA Genitori Ancòra annuncia con profondo dolore la scomparsa di Irene Bernardini fondatrice, insieme a Fulvio Scaparro, dell’Associazione stessa. Ci mancheranno le qualità umane, la competenza professionale, l’energia, la coerenza e l’ostinazione con cui Irene ha perseguito i nostri stessi obiettivi: pacificare le relazioni tra genitori per evitare la vittimizzazione dei figli conseguente alle guerre familiari. Per lungo tempo abbiamo lavorato insieme e quando questo non è stato più possibile abbiamo sempre considerato Irene un riferimento sicuro per tutti coloro che vogliono una mediazione familiare condotta da donne e uomini ben formati e rispettosi dei bisogni di chi si trova in gravi difficoltà familiare.
I suoi cari, ai quali siamo vicini, sappiano che non la dimenticheremo.
Irene sarà ricordata giovedì 28 luglio nella Casa dei Diritti a Milano.
Pierfrancesco Maiorino, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano.
Ci ha lasciato Irene Bernardini. Una persona bellissima e speciale, una protagonista del lavoro di una nostra “gemma”, il GeA Genitori Ancòra, una donna stupenda, una vorace animatrice di tante battaglie civili e culturali, un’amica dei diritti sempre e comunque schierata dalla parte delle bambine e dei bambini. Ci mancherà da pazzi con la sua intelligenza, il suo sorriso, la sua forza autentica e lieve, le sue vignette di Altan, i suoi grafici sugli andamenti dei nostri servizi, i suoi libri scritti e ancora da inventare.
Fulvio Scaparro
Caro Pierfrancesco, l’ultima volta che ho sentito Irene è stato poco prima che lei si ritirasse dal mondo dopo la notizia della malattia inesorabile e spietata che l’aveva colpita. Al telefono era vivace e spiritosa come sempre. Impegnata in un trasloco, stava inscatolando le sue cose. Ci siamo dati appuntamento a fine lavori perché avevo importanti novità sulla mediazione familiare da comunicarle. L’unico appuntamento che ha bucato in quarant’anni.
Condivido il tuo ricordo caldo e affettuoso perché io questa donna “bellissima e speciale” credo di averla conosciuta come pochi altri. Il giorno in cui, con Riccardo Massa, l’abbiamo laureata in filosofia ho capito che quella ragazza, che ancora non aveva le idee chiare su cosa fare, aveva intelligenza, energia ed entusiasmo da vendere. Le ho parlato della mia proposta sulla protezione dei bambini dal maltrattamento nelle guerre familiari, non le ho promesso soldi e carriera ma solo fatica, fatica e fatica per convincere l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori che la pacificazione delle relazioni familiari è un bene per figli, genitori e per l’intera comunità. Si è accesa di una fiamma durata finché le forze non l’hanno abbandonata. Da allora ha lavorato con me con tanta passione e competenza che oggi mi chiedo se senza di lei sarebbe mai stato possibile ottenere quello che abbiamo ottenuto: la fondazione dell’Associazione GeA Genitori Ancòra nel 1987, il primo servizio pubblico italiano di mediazione familiare a Milano, la formazione di tanti mediatori familiari, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e tanto, tanto altro ancora. Io credo di averle dato fiducia in se stessa, idee e appoggio incondizionato, ma lei mi ha ripagato con gli interessi, grazie all’intelligenza e alla passione straordinaria che ci ha consentito di superare ostacoli, sconfitte e ostilità mantenendo ben ferma la rotta. Anche se da più di vent’anni le nostre strade si sono divise, non ci siamo mai persi di vista e in non pochi momenti difficili ci siamo ritrovati l’uno al fianco dell’altra. I ricordi oggi si affollano, ma stampati nella mia mente resteranno le risate, le arrabbiature, l’ironia e la partecipazione intensa alle sofferenze dei bambini che hanno caratterizzato una delle più importanti esperienze di collaborazione professionale e umana della mia vita.