IL DIRITTO ALLA PROVA DEL DISCERNIMENTO INDIVIDUALE – IL MINORE E L’ISTITUZIONE NEL GIUDIZIARIO CIVILE MINORILE
sabato 6 febbraio 2016
dalle 9.30 alle 18.00
presso
Sala Alessi, Palazzo Marino, p.zza Scala 2, Milano
La SOCIETÀ AMICI DEL PENSIERO SIGMUND FREUD, con il patrocinio del COMUNE DI MILANO, organizza un coenvegno che parte da queste premesse:
Alla fine del ‘700 Immanuel Kant fa irrompere nella cultura una inedita, e rivoluzionaria, meta civile, “l’uscita dell’uomo da uno stato di minorità”, ovvero dall’idea della propria “incapacità a servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro”.
Ma la storia sembra procedere a passi lentissimi. La Convenzione di Strasburgo sull’esercizio dei diritti dei minori adottata dal Consiglio dì Europa a Strasburgo il 25 gennaio 1996,
raccoglie il testimone del programma kantiano ponendo che nelle aule giudiziarie, nelle cause che lo riguardano, si debba tener conto del “discernimento” del minore.
Anche il minore, anche il bambino, non può essere trattato come oggetto da sottomettere alla guida di supposti maggiorenni, ma come capace di orientarsi nelle proprie relazioni.
Che ne è del dettato della Convenzione nel sistema giudiziario italiano? Quali difficoltà incontra e ha incontrato la sua applicazione?
Nel Convegno giuristi psicoanalisti psicologi discuteranno intorno a questo nodo di questioni partendo da alcuni dei casi presentati da Giulia Contri Piscopo in Il diritto alla prova del discernimento individuale. Il minore e l’istituzione nel giudiziario civile minorile, SIC Edizioni, Milano luglio 2015.
Il convegno è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Milano