“Un bambino felice sarà un adulto maturo” G. Bollea

Commento dell’Associazione GeA – Genitori Ancòra a comunicato AIAF

COMUNICATO STAMPA AIAF – Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori
SI ALLA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI ! BASTA CON UNA GIUSTIZIA AFFIDATA A PSICOLOGI E ASSISTENTI SOCIALI !

L’AIAF, Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i minori, che rappresenta duemila avvocati italiani, interviene nel dibattito che si è acceso in seguito all’approvazione da parte della Camera del disegno di legge delega sulla riforma del processo civile. Il disegno di legge, con l’obiettivo di accorpare le competenze e di tutelare i diritti soggettivi dei minori, prevede l’abolizione del tribunale per i minorenni.
Da anni gli avvocati di famiglia e dei minori chiedono che i governanti abbiano il coraggio di mettere mano a un sistema di giustizia minorile che sempre più spesso espone il nostro Paese a gravi condanne da parte delle Corti Europee, come nel 2013, nel caso Lombardo v. Italia.
Non si contano più le pronunce della Corte Europea dei Diritti Umani che ravvisano la lesione del diritto fondamentale al rispetto della vita privata e familiare di bambini e adolescenti vittime di un sistema di giustizia civile affidato a psicologi e assistenti sociali.
Un tribunale che impiega anni ad assumere una decisione sul futuro dei soggetti che dovrebbe tutelare non può rispondere alle istanze di un paese civile, e deve essere abolito.
I nostri figli meritano di vedere i loro diritti tutelati da “giudici veri”, che siano vicini al cittadino, nell’ambito di un processo giusto e dai tempi celeri.
Il disegno di legge approvato dalla Camera prevede il trasferimento dei compiti e delle funzioni del tribunale per i minorenni a sezioni specializzate del tribunale ordinario. Chi avversa questa decisione afferma, distorcendo la realtà, che si perderebbero le competenze e la dedizione proprie dei giudici minorili. E’ vero il contrario: le competenze vanno a giudici ordinari, ma specializzati, mettendo fuori dalla porta l’attuale pletora di magistrati onorari, perché tali sono oggi psicologi e assistenti sociali. Andreste a chiedere una ricetta medica o una diagnosi a un infermiere o a un guaritore ? Lo stesso deve valere per la giustizia minorile.
Il disegno di legge approvato dalla Camera va nella giusta direzione e ha il sostegno dell’AIAF.
Noi auspichiamo tuttavia che il disegno di legge venga perfezionato, evitando residui di separata giurisdizione, che porterebbero a intralci, ritardi, conflitti di attribuzione. In definitiva a un cattivo servizio al cittadino.

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L’Associazione GeA – Genitori Ancòra, legge il Comunicato stampa “SI ALLA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI ! BASTA CON UNA GIUSTIZIA AFFIDATA A PSICOLOGI E ASSISTENTI SOCIALI !” (contenuto nella newsletter AIAF del 4 luglio 2016) e, pur non entrando nel merito del dibattito sulla soppressione del Tribunale per i Minorenni, dissente radicalmente dal tono e dalla sostanza dell’affermazione davvero generica, ingiusta e priva di memoria storica con cui si invita a mettere “fuori dalla porta” psicologi e assistenti sociali. L’espressione che compare subito dopo ci ha fatto dubitare perfino sull’autenticità del comunicato, perché da collaboratori ed estimatori dell’Aiaf, mai avremmo pensato a una domanda così rozza e ingiustificabile: “Andreste a chiedere una ricetta medica o una diagnosi a un infermiere o a un guaritore ?”

Lungi da noi una difesa di categoria. Se si ritiene che sia utile abolire “la pletora di giudici onorari”, si faccia pure. Non faremo certo le barricate per questo. Ma insultare in termini così espliciti e duri e fare di tutt’erba un fascio, mescolando “giudici onorari” di scarsa qualità con  le tante persone di altissimo livello culturale e competenza che nel corso dei decenni, a partire da Cesare Musatti, hanno collaborato con i magistrati minorili, scrivendo insieme a loro la storia dei Tribunali per i Minorenni, è davvero inaccettabile e richiederebbe un’immediata smentita di questa parte del comunicato. Basterebbe chiedere ai Presidenti dei Tribunali e ai magistrati minorili di lungo corso, in carica o in pensione la loro opinione sugli innumerevoli esempi di fertilità della lunga collaborazione tra sapere giuridico e sapere psicologico.

Associazione GeA Genitori Ancòra – dal 1987 per la mediazione
Premio UNICEF Italia 2011
Attestato di Benemerenza Civica Comune di Milano 2014
www.associazionegea.it



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